Riprendiamoci le nostre montagne
Domenica 29 ottobre, una splendida giornata di sole -probabilmente l’ultima di quest’anno-. Infatti, alle nove del mattino a Bassano c’erano già 22 gradi, cosicché io e la mia famiglia abbiamo deciso di fare una passeggiata sulle colline marosticane.
Arrivati a Sant’Agata (Marsan) verso le 10 ci siamo incamminati per il sentiero che passa per le colline di San Benedetto e che arriva quasi in Piazza a Marostica.
Lungo il percorso non eravamo soli, anzi, abbiamo incontrato moltissime persone: famiglie con bambini, pensionati, ragazzi, ciclisti e persone a cavallo. Un quadro perfetto, deturpato soli dagli spari che si udivano in lontananza -o almeno così speravamo-. Ad un tratto vediamo cacciatori a destra e a sinistra, cani da caccia che ci corrono davanti in cerca di qualche preda e la poesia del posto è finita.
A pochi passi da noi -TA TA- “spara ancora l’hai sbagliato mona” urla un cacciatore, ed ecco che parte una nuova serie di colpi -TA TA- e finalmente il passero viene raccolto dal fedele amico, o in questo caso complice, dell’uomo. Visibilmente scossi, un cacciatore tenta di tranquillizzarci dicendoci che non c’è niente di cui aver paura, ma dopo averlo visto in faccia ci siamo resi conto di essere veramente in pericolo.
Finalmente, quasi correndo, siamo arrivati a Marostica e, dopo aver visitato la sagra, siamo tornati indietro... passando per la Statale.
A noi e a tutte le altre persone presenti è andata bene, ma da quanto appreso dai giornali per Maria Giovanna Barbero, una donna di 52 anni di Melle in valle Varaita, non è stato altrettanto. Lei è morta, uccisa dal proiettile di un cacciatore.
0 Comments:
Posta un commento
<< Home