Caro Benzina?!?
Per la serie "forse non tutti sanno che..." il prezzo industriale della benzina, ovvero tasse escluse, è il 30-34% del prezzo finale. Lo Stato Italiano a seguito di questi continui aumenti non può che goderne in quanto, anche sulla benzina, viene applicata l'IVA (imposta sul valore aggiunto), che formalmente rappresenta la tassa sulla tassa perchè calcolata sul costo finale dato dalla somma del prezzo industriale e dell'accisa. Qui di seguito riporto gli aumenti imposti ai carburanti ancora in vigore:
- 1,90 lire per la guerra di Abissinia del 1935;
- 14 lire per la crisi di Suez del 1956;
- 10 lire per il disastro del Vajont del 1963;
- 10 lire per l'alluvione di Firenze del 1966;
- 10 lire per il terremoto del Belice del 1968;
- 99 lire per il terremoto del Friuli del 1976;
- 75 lire per il terremoto dell'Irpinia del 1980;
- 205 lire per la missione in Libano del 1983;
- 22 lire per la missione in Bosnia del 1996;
- 0,020 euro per rinnovo contratto autoferrotranvieri 2004
Il tutto per un totale di 486 lire, cioè 0,25 euro, che iva inclusa diventano 0,30 euro.
Il restante è occcupato dall'accisa statale che ammonta al 50% del prezzo finale.
Tutto ciò lo si può constatare facendo semplici conti: il prezzo del petrolio al barile, che ormai ha raggiunto cifre record, ammonta a 65 dollari. Sapendo che un barile contiene circa 166 litri di benzina grezza e che una volta raffinata diventano 150 litri, il costo per litro è di 0,43 dollari poco più di 0,33 euro. Inoltre quei 16 litri non sono di scarto, vengono bensì impiegati in altro modo.
L'utilizzo dell'olio di colza, che ultimamente ha riscosso un grande successo come sostitutivo del Diesel, è stato ufficialmente bandito da una legge del 1995 in quanto esente dalle tasse applicate ai carburanti.
I dati sono stati tratti dal sito del Governo Italiano.
3 Comments:
Non ci sono altre parole, oltre a SCANDALOSO!!
eh sciii!! non ci sono parole
si, infatti....dobbiamo aprire gli occhi!!!!!
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